Strumenti Utente

Strumenti Sito


donne_razza_classe

Differenze

Queste sono le differenze tra la revisione selezionata e la versione attuale della pagina.

Link a questa pagina di confronto

Entrambe le parti precedenti la revisioneRevisione precedente
Prossima revisione
Revisione precedente
donne_razza_classe [2023/02/06 17:36] – [Angela Davis Donna, razza e classe] kekkokekdonne_razza_classe [2023/02/07 18:01] (versione attuale) – [13. Verso la fine del lavoro domestico: una prospettiva Working Class] moroko
Linea 3: Linea 3:
  
  
-===== inquadramento del testo =====+===== Inquadramento del testo =====
  
 Questo libro è il proseguimento delle analisi di //Reflections on the black women's role in the community of slaves, 1971//. Il libro ha un duplice scopo: Questo libro è il proseguimento delle analisi di //Reflections on the black women's role in the community of slaves, 1971//. Il libro ha un duplice scopo:
Linea 14: Linea 14:
 non ci scrivo nulla pensare alla struttura non ci scrivo nulla pensare alla struttura
  
-===== presentazione sintetica dei contenuti =====+===== Presentazione sintetica dei contenuti =====
  
  
-===== presentazione analitica dei contenuti =====+===== Presentazione analitica dei contenuti =====
  
 ==== 1. l'eredità della schiavitù. Principi per una nuova condizione delle donne ==== ==== 1. l'eredità della schiavitù. Principi per una nuova condizione delle donne ====
Linea 312: Linea 312:
  
 ==== 11. Stupro, razzismo e il mito dello stupratore nero ==== ==== 11. Stupro, razzismo e il mito dello stupratore nero ====
 +
 +sistematicità nel capitalismo delle aggressioni sessuali:
 +  *le leggi sullo stupro erano a favore dei maschi bianchi
 +  *le denunce per stupro colpivano i maschi neri, creazione del mito dello stupratore nero 
 +
 +"Ogni volta che le nere hanno lottato contro gli stupri hanno denunciato anche la strumentalizzazione dell'accusa di violenza a fini razziali contro i loro uomini"((p. 223))
 +
 +Gerda Lerner ricorda sia il caso John Little e sia il caso Delbert Tibbs in cui il sostegno delle bianche fu molto flebile, indifferenza generale e diffusa
 +
 +"una delle specificità storiche del razzismoè stata l'assunzione che gli uomini bianchi specialmente quelli che esercitavano un potere economico, godessero del diritto incontestabile di accedere ai corpi delle donne nere"((p. 224))
 +
 +stupro e frusta divennero armi politiche, come il KKK un braccio armato del suprematismo bianco
 +
 +Davis indica i lavori di Susan Brownmiller e Jean MacMillercome importanti ma un po' razzisti
 +
 +le denunce per violenze corrispondono al 5% degli stupri totali. Diana Russel in //Politics of rape// dice che lo stupratore tipo è un uomo di colore oppure se è un bianco è povero, non analizza il fenomeno e si ritorna a letture razziste
 +
 +Shulamith Firestone in //La dialettica dei sessi. Autoritarismo maschile e società tardocapitalistica// vede sessismo come estensione del razzismo, ma riprende il vecchio mito dello stupratore nero, legato a doppio filo con il mito della donna nera promiscua, tesi sostenuta da Calvin Herntson in //Sex and Racism//
 +
 +"Durante la schiavitù il linciaggio dei Neri non si verificò in maniera diffusa per il semplice motivo che i proprietari erano riluttanti a distruggere la loro preziosa merce: frustare si, ma linciare no. Insieme alla frusta lo stupro era un metodo terribilmente efficiente per tenere sotto controllo le donne nere e gli uomini. Era un'arma ordinaria di repressione"((p. 233))
 +
 +Infatti i primi linciaggi erano verso gli abolizionisti bianchi, ma con l'emancipazione, i neri persero valore per i padroni non più merci e quindi linciabili. Così facendo il mito dello stupratore nero fu un'invenzione politica, prima che si consolidasse come istituzione il linciaggio andava giustificato:
 +
 +"il linciaggio era una forma esplicita di controinsurrezione"((p. 235)), c'era paura di una possibile supremazia politica nera con l'emancipazione
 +
 +1872 diffusione delle ronde per la supremazia bianca e inizia a cambiare la giustificazione del linciaggio, lo spettro del potere nero era superato perchè irrealizzabile, allora c'era bisogno di una nuova giustificazione alla violenza e la si trovò nello stupro che i neri perpetuavano a danno delle donne bianche; così facendo il linciaggio diventava uno strumento di vendette/giustizia. Tale narrazione portò a due risultati importanti:
 +  *soffocò l'opposizione al linciaggio stesso: chi difenderebbe mai uno stupratore?
 +  *indebolì il supporto dei bianchi alla causa dei neri 
 +
 +Cita anche la Women's Christian Temperance Union e Frances Willard che facevano e dicevano pesate. 
 +
 +Sicuramente ci saranno stati degli stupri da parte di neri su delle bianche, ma non erano un numero comparabile con il numero di accuse che si diffusero a causa di questo mito. Tale narrazione fu utile nel mettere i lavoratori bianchi contro altri lavoratori neri e non contro i padroni. 
 +
 +Le donne nere si misero alla guida del movimento contro il linciaggio, in particolare Ida B. Wells e Mary Church Terrell
 +
 +1922 Anti-lynching Crusaders formato da nere
 +
 +1930 Association of Southern Woman for the prevention of lynching formato da bianche come Jessie Daniel Ames. Perchè infatti le bianche non erano soggetti passivi nei linciaggi, ma partecipavano sia in maniera attiva alle violenze, sia portando i figli e alimentando una cultura del linciaggio. 
 +
 +Negli anni '70, quindi quando scrive, la Davis vede una riattivazione forte del mito dello stupratore nero: autrici bianche strumentalizzano casi, come Susan Brownmiller con il caso degli Scottsboro Nine o che vengono citati sempre più spesso dei neri maschi che giustificano lo stupro come atto politico, come Eldrige Cleaner e Imamu Baraka. 
 +
 +Nella realtà invece lo stupratore è tendenzialmente caricato dall'anonimanto; tale animato forse non è spiegabile proprio perchè è una persona che se lo può permettere? una persona che ha potere e privilegi e quindi tendenzialmente una persona bianca. Non è un caso che i luoghi di lavoro siano condensati di molestie sessuali. 
 +Il legame tra violenza sessuale e working class è da leggere come illusione compensativa della loro mancanza di potere in cui i maschi poveri vengono ingabbiati in queste logiche predatorie e di dominio:
 +
 +"il movimento contro lo stupro e la sua importante attività, dal sostegno psicologico e legale, all'autodifesa e alle campagne educative, deve collocarsi in un contesto strategico che punti alla sconfitta definitiva del capitalismo monopolistico"((p. 253))
 +
 +==== 12. Razzismo, controllo delle nascite e diritti riproduttivi ====
 +
 +"il controllo delle nascite, la possibilità di una scelta individuale, i metodi contracce"((p. 255))
 +
 +Tale movimento però non riuscì ad essere unitario sia per razza che per classe. Ottenne anch dei risultati importanti nei primi anni '70 come la legalizzazione dell'aborto, il caso ROw vs Wade e Doe vs Bolton, ma Davis si domanda perchè le donne di colore nel movimento sono poche? il movimento stesso si da delle speigazioni del tipo:
 +  *non ci sono tante donne nere perchè sono sovraccaricate dalla lotta contro il razzismo 
 +  *perchè non avevano compreso la centralità del sessismo
 +
 +Davis critica tali risposte e vede una mancanza da parte del movimento di storicizzarsi e di capire le differenze/paure delle donne nere
 +
 +Innanzitutto le donne nere "erano a favore del diritto all'aborto, ma non per questo sostenitrici dell'aborto"((p. 257)), infatti esse facevano numerosi aborti illegali, ma spesso non erano scelte sentite, ma erano costrette a causa delle condizioni di miseria economica
 +
 +1977 ci sono molte non bianche che ancora sono costrette allora alla sterilizzazione forzata e questo il movimento non riesce nè a comprenderlo nè a prendere una posizione netta e contraria
 +
 +Nel periodo della schiavitù sia gli aborti che gli infanticidi erano atti disperati 
 +
 +::MI SEMBRA MANCHINO DEI PEZZI DOVE SONO PORCODIOOOO CONTROLLARE::  
 +
 +
 +==== 13. Verso la fine del lavoro domestico: una prospettiva Working Class ====
 +
 +Davis da innanzitutto una definizione del lavoro domestico e vede che le lotte degli anni '70 stanno portando ad un ecqua ridistribuzione del lavoro domestico tra donne e maschi e si domanda: è sufficiente? si risponde:
 +
 +"la desessualizzazione del lavoro domestico non ne altererebbe la natura oppressiva"((p. 280))
 +
 +Davis vorrebbe una industrializazzione del lavoro domestico e una sua socializzazione 
 +
 +si parte dal mitico Frederick Engels e il suo //L'origine della famiglia, della prprietà privata e dello stato// 
 +
 +vede la necessità di una storicizzazione del lavoro domestico. Genere e Razza sono costitutivi del capitalismo razzismo e patraircano producono il capitalismo stesso infatti in alcune società 
 +
 +"il lavoro domestico delle donne non è meno produttivo nè meno essenziale del contributo economico degli uomini"((p.282))
 +
 +Davis assume la prospettiva della donna nera, ma la sua critica è canonica ovvero inseribile tra i discorsi del femminismo marxista, vede che il capitalismo ha separato storicamente la sfera produttiva del lavoro e una sfera riproduttiva e quindi non produttiva
 +
 +Distingue che le donne bianche sono tendenzialmente delle casalinghe mentre le donne nere sono sia delle lavoratrici sia delle casalinghe nelle loro case (io lo definirei doppio lavoro)
 +
 +"la cura dei bambini e la preparazione dei pasti dovrebbero essere socializzate, il lavoro domestico dovrebbe essere industrializzato e tutti questi servizi dovrebbero essere facilmente accessibili alla classe lavoratrice"((pp. 289-290))
 +
 +Davis critica il movimento per il lavoro domestico salariato, in particolare quello italiano nato a Mestre nel 1974 da Mariarosa Dalla Costa con //Potere femminile e sovversione sociale//. Lei parte dal presupposto che il lavoro domestico è innanzitutto degradante e oppressivo perchè lavoro non pagato; essa non è la prima ad affermarlo ci sono anche i lavori di Mary Inman e Margaret Benston.
 +
 +Davis risponde portando il caso sudafricano e quindi dell'apartheid vede nella richiesta del salario, fuffa perchè le donne non producono valore. Analizza poi il fatto che ci sono delle donne che vivono di lavoro domestico e non stanno bene, anzi. 
 +
 +"gli stipendi statali delle casalinghe rischierebbero di legittimare ulteriormente questa forma di schiaivitù domestica"((p. 294))
 +
 +cita il film Black Girl e c'è anche un'altro film interessante sulla casalinga ::NON RICORDO IL NOME CERCARLO::
 +
 +Per la Davis l'emancipazione della donna è nel lavoro salariato e nella scializzazione del lavoro domestico e nella lotta per i servizi sociali, non ha visto il portato politico della richiesta del salario, una donna non sarebbe stata automaticamente relegata in casa 
 +
 +Davis è contro le proposte italiane dello sciopero delle casalinghe, non le capisce anzi vede che i dati sulla condizione delle casalinghe è allarmante, esse sono più frustrate che mai:
 +  *Ann Oakley, //The sociology Housework//
 +  *Myra Ferree
 +
 +c'è quindi il problema dell'intrinseca violenza del lavoro domestico. Davis punta alla socializzazione e non al rifiuto del lavoro domesto, riportare la lotta delle donne dal mondo della riproduzione al mondo della produzione.
  
  
donne_razza_classe.1675701378.txt.gz · Ultima modifica: 2023/02/06 17:36 da kekkokek