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letteratura_araba

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Linea 186: Linea 186:
  
 Tema contemporaneo: il tema dell’alterità, dei popoli dell’Africa nera e delle popolazioni berbere.  Tema contemporaneo: il tema dell’alterità, dei popoli dell’Africa nera e delle popolazioni berbere. 
-Il lavoro di Bernard Lewis: orientalista famosissimo, studioso dell’alterità nel mondo islamico; spesso accusato di essere troppo ideologico e semplificativo. +Il lavoro di [[https://en.wikipedia.org/wiki/Bernard_Lewis|Bernard Lewis]]: orientalista famosissimo, studioso dell’alterità nel mondo islamico; spesso accusato di essere troppo ideologico e semplificativo. 
 Per il tema della Blackness: ha sostenuto che l’avvento dell’islam abbia comportato una rottura della tolleranza tipica della cultura preislamica e questa rottura debba essere collegata all’influenza della cultura ebraica dove era già presente una rappresentazione simbolica del nero come opposta alla luce in termini spirituali e poi in termini carnali, fisici, umani (anche Goldemberg studia la tematica della schiavitù).  Per il tema della Blackness: ha sostenuto che l’avvento dell’islam abbia comportato una rottura della tolleranza tipica della cultura preislamica e questa rottura debba essere collegata all’influenza della cultura ebraica dove era già presente una rappresentazione simbolica del nero come opposta alla luce in termini spirituali e poi in termini carnali, fisici, umani (anche Goldemberg studia la tematica della schiavitù). 
 L’altro motivo del peggioramento della visione del nero è il ruolo dell’Etiopia nella storia all’inizio della predicazione coranica e successiva.  L’altro motivo del peggioramento della visione del nero è il ruolo dell’Etiopia nella storia all’inizio della predicazione coranica e successiva. 
Linea 234: Linea 234:
 ==== Aspetto fisico e dimensione spirituale ==== ==== Aspetto fisico e dimensione spirituale ====
  
-La differenza tra i popoli come visti collettività e visti come individuali+La differenza tra i popoli visti come collettività e come individui
-    1. la discendenza etnica/territoriale come vincolante +  *la discendenza etnica/territoriale come vincolante 
-    2. tutti sono uguali agli occhi di Dio e ogni persona se viene toccata dalla grazia possono essere portate al più alto livello di conoscenza +  *tutti sono uguali agli occhi di Dio e ogni persona se viene toccata dalla grazia può essere portata al più alto livello di conoscenza
-→ articolo del prof: CECERE « From Ethiopian Slave to Alexandrian Sufi Master. Yaqut al-Habashi in Mamluk and Ottoman Sources». Morto a metà 1500, in questa figura invece si convoglieranno entrambi i due punti menzionati prima. Lui era uno schiavo nero diventato poi Santo Sufi, la sua figura di nero nel medioevo addirittura verrà risaltata!+
  
-ALTRI SPUNTI DA ANTARA +Articolo del prof: CECERE « From Ethiopian Slave to Alexandrian Sufi Master. Yaqut al-Habashi in Mamluk and Ottoman Sources».  
-Contesta la presunta relazione tra l’essere nero e la sua immoralità intrinseca in quanto nero! +Morto a metà 1500, in questa figura invece si convoglieranno entrambi i due punti menzionati prima.  
-Lettura del prof!+Lui era uno schiavo nero diventato poi Santo Sufi, la sua figura di nero nel medioevo addirittura verrà risaltata. 
 + 
 +'Antra contesta la presunta relazione tra l’essere nero e la sua immoralità intrinseca in quanto nero. 
 +Lettura del prof:
 “loro rimproveravano il mio colore nero, ma i loro atti erano più scuri” “loro rimproveravano il mio colore nero, ma i loro atti erano più scuri”
 “io sono un uomo che per metà è il migliore della propria stirpe, l’altra metà la difendo con la spada”. “io sono un uomo che per metà è il migliore della propria stirpe, l’altra metà la difendo con la spada”.
-16/02/2023 
-NEGRITUTE=SCHIAVITù.  
-Sovrastima di queste persone, quando invece vi erano vere e proprie colonie di persone africane che erano di condizione libera!  
-É una associazione non di stampo coloniale, post coloniale ecc → ma lo troveremo trattato in molti lavori letterari diversi di diverse epoche, era già presente nella società comune del periodo preislamico e poi islamico. 
-Nel 13esimo secolo, un autore satirico (ne parleremo) nel suo testo ridicolizza un certo emiro che diventa il prototipo del nostro studio: “un giorno un emiro deve amministrare una causa intentata da una donna nera libera contro la sua schiava di origine turca verso quale la donna nera ha delle rimostranze. L’emiro trae subito la conclusione: non è possibile che questa donna bianca sia schiava della nera ed inverte dunque i ruoli. Ma la ex schiava ora libera, libererà però la donna nera ora schiava in ricordo del bel rapporto passato”. Questa storia è indicativa perchè: 
-    • nell’Egitto dunque ci potevano essere persone di origine africana libere e che possedevano schiave/i! 
  
-NELLA LETTERATURA MISTICAIL TEMA DELLA SCHIAVITù (→ tema corso monografico) +==== Neritudine e schiavitù ==== 
-In questi abbiamo delle narrazioni particolari: la funzione educativa della schiavitù, per redimere, tematica ritrovabile dentro alcuni hadith. +Vi è una sovrastima nella concezione delle persone nere che vivano in condizione di schiavitù in contesto islamico, quando invece vi erano vere e proprie colonie di persone africane che erano di condizione libera. 
 +É una associazione non di stampo coloniale, ma post coloniale; tuttavia la troveremo esposta in molti lavori letterari diversi di diverse epocheera già presente nella società comune del periodo preislamico e poi islamico. 
 + 
 +Nel 13esimo secolo, un autore satirico nel suo testo ridicolizza un certo emiro che diventa il prototipo del nostro studio: “un giorno un emiro deve amministrare una causa intentata da una donna nera libera contro la sua schiava di origine turca verso quale la donna nera ha delle rimostranze. L’emiro trae subito la conclusione: non è possibile che questa donna bianca sia schiava della nera ed inverte dunque i ruoli. Ma la ex schiava ora libera, libererà però la donna nera ora schiava in ricordo del bel rapporto passato”. Questa storia è indicativa perchè dimostra che nell’Egitto ci potevano essere persone di origine africana libere e che possedevano schiav*. 
 + 
 +==== Schiavità nella letteratura mistica ==== 
 + 
 +In questi testi abbiamo delle narrazioni particolari: la funzione educativa della schiavitù, per redimere, tematica ritrovabile dentro alcuni hadith. 
  
 Sviluppi legati al tema Schiavitù: Sviluppi legati al tema Schiavitù:
-    • ATTIVITà ECONOMICA DATA DAGLI SCHIAVILeggeremo parti in un libro di Ibn Buthlan tradotto da Antonella Ghersetti. Nel medioevo si svilupperà una letteratura tecnica per la compravendita degli schiavi, fatta principalmente da medici che li studiavano. Ibn Buthlan ha elaborato una tassonomia nel quale gli schiavi vengono descritti in base alla loro zona di origine, per ciascuna tipologia di etnia vengono dunque indicate le proprie caratteristiche fisiche e morali e poi il più proficuo impiego che avrebbe potuto svolgere. +  *Attività economica relativa agli schiavileggeremo parti in un libro di Ibn Buthlan tradotto da Antonella Ghersetti. Nel medioevo si svilupperà una letteratura tecnica per la compravendita degli schiavi, fatta principalmente da medici che li studiavano. Ibn Buthlan ha elaborato una tassonomia nel quale gli schiavi vengono descritti in base alla loro zona di origine, per ciascuna tipologia di etnia vengono dunque indicate le proprie caratteristiche fisiche e morali e poi il più proficuo impiego che avrebbe potuto svolgere. 
-    • CLASSIFICAZIONE DELLE MOGLI MIGLIORI DA RENDERE CONCUBINE. Altra tematica che venne sviluppata, redazione di libri dove venivano esposte le caratteristiche morali intrinseche alle donne in base alle etnie per capire quale potesse essere la migliore concubina. +  *Classificazione delle mogli migliori da rendere concubine: altra tematica che venne sviluppata, redazione di libri dove venivano esposte le caratteristiche morali intrinseche alle donne in base alle etnie per capire quale potesse essere la migliore concubina. 
-    • IL RUOLO DEI TRIBUNALI. Soprattutto dopo la fine dell’impero ottomano, verranno tenuti degli archivi per le cause svolte negli anni. In queste cause, se ne trovano alcune dove delle persone rese schiave diranno espressamente di essere rese schiave ingiustamente! +  *Ruolo dei tribunali: soprattutto dopo la fine dell’impero ottomano, verranno tenuti degli archivi per le cause svolte negli anni. In queste cause, se ne trovano alcune dove delle persone rese schiave diranno espressamente di essere rese schiave ingiustamente. 
-    • LA GENIZAH del Cairo. Era un magazzino ebraico dentro una sinagoga dove però i documenti interni erano da buttare (dall’XI secolo al 19esimo secolo) (→ per l’ebraismo e anche l’islam non si possono buttare i documenti dove all’interno veniva scritto il nome di Dio!). Per qualche motivo, questi materiali non vennero mai bruciati, e capitò che tramite delle vendite illegali, delle signori inglesi acquistarono questi documenti e li inviarono ad un prof di Cambridge dove scopre che erano testi sacri. Scoprendo il luogo dove erano tenuti, si scoprirono tantissimi testi. I frammenti ora sono sparsi in molti posti nel mondo...attualmente si cerca di ricomporre i vari pezzi in maniera digitaleTramite questi testi si possono studiare la cultura, la realtà sociale della comunità ebraica in egitto nella Cairo Vecchia→ Tesi di Craig Perry (lo leggeremo): analizzerà la condizione degli schiavi in Egitto anche grazie alla comunità ebraica ed hai documenti ritrovati!+  *//Genizah// del Cairo: era un magazzino ebraico dentro una sinagoga dove però i documenti interni erano da buttare (dall’XI secolo al 19esimo secolo)per l’ebraismo e anche l’islam non si possono buttare i documenti dove all’interno veniva scritto il nome di Dio. Per qualche motivo, questi materiali non vennero mai bruciati, e capitò che tramite delle vendite illegali, dei signori inglesi acquistarono questi documenti e li inviarono ad un prof di Cambridge che scopre trattarsi di testi sacri. Scoprendo il luogo dove erano tenuti, si scoprirono tantissimi testi. I frammenti ora sono sparsi in molti posti nel mondo. Attualmente si cerca di ricomporre i vari pezzi in maniera digitaleTramite questi testi si possono studiare la cultura, la realtà sociale della comunità ebraica in Egitto nella Cairo VecchiaTesi di Craig Perry: analizzerà la condizione degli schiavi in Egitto anche grazie alla comunità ebraica e ai documenti ritrovati.
  
-ALESSANDRIA D’EGITTO: LA MOSCHEA DI SHAYKH AL-MURSI (1287 dc) +=== Shaykh al-Mursi === 
-Il santo patrono di Alessandria è Al-Mursi che con Abu al-Abbas saranno i primi portatori del sufismo in Egitto, la SHADHILIYYA. Il loro motto “quando non sai cosa scegliere tra la tua visione di un problema e il Corano, scegli il Corano che lui ne ha parlato espressamente”. Si sposteranno dal Marocco all’Egitto nel periodo di Saladino. Affianco ad al-Mursi è sepolto il suo discepolo santo YAQUT AL-HABASHI, che da schiavo sembra essere diventato uno dei suoi più grandi sostenitori. Lui ad Alessandria è molto venerato. Al-Habashi non ha lasciato nessun testoed in diverse epoche i testi che ne parleranno non menzioneranno la sua condizione di schiavitù, soprattutto nell’impero ottomano verrà reso come un esempio di santo da seguire!+  
 +Il santo patrono di Alessandria è Al-Mursi che con Abu al-Abbas sarà tra i primi diffusori del sufismo in Egitto, la Shadhiliyya 
 +Il loro motto è “quando non sai cosa scegliere tra la tua visione di un problema e il Corano, scegli il Corano che lui ne ha parlato espressamente”((peggio motto ever)) 
 +Si sposteranno dal Marocco all’Egitto nel periodo di Saladino.  
 +A fianco ad al-Mursi è sepolto il suo discepolo santo Yaout al-Habashi, che da schiavo sembra essere diventato uno dei suoi più grandi sostenitori.  
 +Lui ad Alessandria è molto venerato.  
 +Al-Habashi non ha lasciato nessun testo ed in diverse epoche i testi che ne parleranno non menzioneranno la sua condizione di schiavitù, soprattutto nell’impero ottomano verrà presentato come un esempio di santo da seguire.
  
-Altro santo che fu schiavo che dovremo considerare sarà MUFARRIJ (m.1248/1250). Ebbe un carisma diverso, non è tanto una guida quanto un Santo Estatico, ovvero uno di quei personaggi che vengono rapiti dalla potenza divina e ci rimase in estasi tanto da smettere di bere e mangiaresmise di avere contati col mondo (Hahda, presa di Dio). È bello vedere come lo videro/cercarono di smuovere le persone: si cercò di esorcizzarlo anche tramite percosse. Stremati lo catturarono e lo misero incatenato. Tuttavia iniziarono a pensare che potesse essere santo tanto che infatti una storia narra che da dei polli morti li fece rinascere e volare. Divenne dunque una figura santa dati anche i tanti miracoli che vennero ricondotti a lui! Venne apposto spesso anche sui talismani.  +=== Mufarrij === 
-Da un suo incontro con un esponente politico (Califfo?) del Cairo si deduce questo dal loro discorso = L’autorità politica non è detentrice della legge, la legge è solo di Dio. +Altro santo che fu schiavo che dovremo considerare sarà Mufarrij (m.1248/1250).  
 +Ebbe un carisma diverso, non è tanto una guida quanto un Santo Estatico, ovvero uno di quei personaggi che vengono rapiti dalla potenza divina e rimase in estasi tanto da smettere di bere e mangiaresmise di avere contati col mondo (Hahda, presa di Dio). 
 +È interessante vedere come interagirono con lui altre persone: si cercò di esorcizzarlo anche tramite percosse.  
 +Stremati lo catturarono e lo lasciarono incatenato. Tuttavia iniziarono a pensare che potesse essere santo tanto che infatti una storia narra che fece rinascere e volare dei polli morti 
 +Divenne dunque una figura santa dati anche i tanti miracoli che vennero a lui attribuiti. 
 +La sua figura venne apposta spesso anche sui talismani.  
 +Da un suo incontro con un esponente politico (Califfo?) del Cairo si deduce questo dal loro discorso: l’autorità politica non è detentrice della legge, la legge è solo di Dio. 
 Si disse anche che la gente gli si accalcava come quando la gente di accalca per toccare la pietra nera alla Ka’ba: possibile correlazione con la nerezza dello Shaykh sufi, ma Al-Jahiz (9 secolo) sostiene invece che: Si disse anche che la gente gli si accalcava come quando la gente di accalca per toccare la pietra nera alla Ka’ba: possibile correlazione con la nerezza dello Shaykh sufi, ma Al-Jahiz (9 secolo) sostiene invece che:
-    • in realtà non esistono razze pure ma solo miste +  *in realtà non esistono razze pure ma solo miste 
-    • sia il bianco sia il nero sono entrambi regali e virtuosi. La pietra nera per lui è sempre stata nera!+  *sia il bianco sia il nero sono entrambi regali e virtuosi. La pietra nera per lui è sempre stata nera
 Diverso da Ibn Khaldun che diceva invece che la geografia e la biologia sono influenti e definiscono una persona. Diverso da Ibn Khaldun che diceva invece che la geografia e la biologia sono influenti e definiscono una persona.
  
-Nota: perché i personaggi storici o famosi sono indicati con la data di morte. Perché? +Nota: i personaggi storici o famosi sono indicati con la data di morte. 
-Perché è per come si sono sviluppate le fonti narrative islamiche: +Questo per come si sono sviluppate le fonti narrative islamiche: 
-    • per Annali (al-Tabarii): la narrazione inizia con la nascita del mondo fino all’epoca dell’autore normalmente. Una parte formativa di questi è data dai necrologi, dalla quale poi parte la narrazione della vita del morto. Dunque l’anno di morte è più sicuro! +  *per Annali (al-Tabarii): la narrazione inizia con la nascita del mondo fino all’epoca dell’autore normalmente. Una parte formativa di questi è data dai necrologi, dalla quale poi parte la narrazione della vita del morto. Dunque l’anno di morte è più sicuro. 
-    • per Tabaqaat (o classi): come dei dizionari in ordine alfabetico su un gruppo particolare di persone (dei giuristi hanbaliti, dei sufi ecc), esposto in ordine cronologico. +  *per Tabaqaat (o classi): come dei dizionari in ordine alfabetico su un gruppo particolare di persone (dei giuristi hanbaliti, dei sufi ecc), esposto in ordine cronologico.
-Il medioevo è sovrabbondante di fonti!+
  
-IBN AL-JAWSI (1200) 
-Studioso di scienze islamiche appartenente alla scuola hanbalita (→ Ibn Taymiyya). Da un lato accoglie l’ipotesi camitica, in altri passaggi afferma che i colori sono stati così come sono da parte di Dio. Ricerca dunque di una coerenza tra le due, inoltre al-Jawsi è più favorevole alle persone di origine africana perché le uniche differenze che contano sono quelle morali e spirituali.  
  
-17/02/2023 +==== Ibn al-Jawsi ==== 
-ARTICOLI SU KHANNOUS E MBAYE LO +Studioso di scienze islamiche appartenente alla scuola hanbalita (Ibn Taymiyya) vissuto intorno al 1200.  
-Prospettive diverse: +Da un lato accoglie lipotesi camitica, in altri passaggi afferma che i colori sono stati così come sono da parte di Dio.  
-→ Khannous: si concentra sullepoca preislamica e sulla figura di Antara all’interno di una ricostruzione delle linee di sviluppo legate alla blackness nella cultura araba medievale preislamicaAffronta il problema dell’Orientalismo Arabo! +Ricerca dunque di una coerenza tra le due, inoltre al-Jawsi è più favorevole alle persone di origine africana perché le uniche differenze che contano sono quelle morali spirituali.  
-→ Lo: fa una analisi degli africani nell’età preislamica e medievale ma da anche maggiore spazio all’analisi dell’atteggiamento della storiografia occidentale ma anche contro studiosi arabi e musulmanipolemizza Bernard Lewis per esempio. Vuole valutare se esistano delle tracce nelle fonti varie che possano far intravvedere una maggiore complessità tra mondo arabo e africano e mettere luce la presenza di influenze africane sul mondo arabo e non sono dell’opposto. Insiste su tutta la vicenda dell’invasione Etiope e la figura di Abraha,  riconoscendo il ruolo di superpotenza svolto dagli etiopi e quindi anche magari un timore nei loro confronti. Insiste inoltre sulla presenza di africani liberi presenti nella penisola arabica, non erano tutti schiavi nell’epoca preislamica (→ il suo articolo è dentro: The Palgrave Handbook of Islam in Africa) + 
-Nota: Abramo Agar, Agar era egiziana, quindi questo andrebbe già a dire che il popolo arabo è mistoIsmaele era figlio di una schiava egiziana...+ 
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 +==== Mbaye Lo ==== 
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 +[[https://virtuale.unibo.it/pluginfile.php/895766/mod_resource/content/1/Mbaye%20Lo%20Black%20Africans%20in%20Arabic%20sources-min.pdf|Articolo]] 
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 +Fa una analisi degli africani nell’età preislamica e medievale ma dà anche maggiore spazio all’analisi dell’atteggiamento della storiografia occidentale, attaccando anche studiosi arabi e musulmanipolemizza con Bernard Lewis ad esempio. Vuole valutare se esistano delle tracce nelle fonti varie che possano far intravedere una maggiore complessità tra mondo arabo e africano e mettere in luce la presenza di influenze africane sul mondo arabo e non sono dell’opposto. Insiste su tutta la vicenda dell’invasione Etiope e la figura di Abraha, riconoscendo il ruolo di superpotenza svolto dagli etiopi e quindi anche magari un timore nei loro confronti. Insiste inoltre sulla presenza di africani liberi presenti nella penisola arabica, non erano tutti schiavi nell’epoca preislamica (articolo presenti in: The Palgrave Handbook of Islam in Africa).  
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 +Influenza africana nell’Arabia pre islamica.  
 +Presenza etiopica nello Yemen e storia della tentata invasione da parte di Abraha alla Mecca.  
 + 
 +Due testi importanti: la Sira al-nabawiyya di Ibn Ishaq/Ibn Hisham e al-Masacudii (X secolo, m 956) che scrisse nel periodo sotto gli abbasidi.  
 +La prima dedica un grande spazio all’influenza degli abissini nell’arabia sia all’episodio di Abraha, che arrivò alla Mecca con degli elefanti (la Battaglia dell’elefante (Fiil) nel 570 dc).  
 +Emerge che la città fu momentaneamente conquistata, ma questi uccelli miracolosi dal cielo metteranno fine all’invasione andando a cacciare gli abissini o uccidendoli.  
 +Al-Masacudi come storico racconterà dell’incontro di Abraha con Abd al-Muttalib, capostipite dei Quraysh della discendenza di Muhammad. Abraha ebbe rispetto perché vedeva sulla sua fronte brillare una luce, gli disse di esporre i suoi bisogni e al-Muttalib chiese esclusivamente dei suoi cammelli che erano stati presi. 
 + Abraha rimane sorpreso perché pensava che il capo tribù chiedesse di liberare la città e lui rispose “io sono il proprietario dei cammelli, in quanto alla Mecca c’è un signore che troverà lui il modo di riprendersela…” e poi accadde il miracolo degli uccelli. Due richiami ha questa storia: 
 +  *La luce sembra richiamare la storia del padre di Muhammad Abd Allah e una indovina che vorrebbe giacere con l’uomo. Lui rifiuta perché stava per andare a sposarsi ma dopo il suo matrimonio ritornerà dalla donna. La donna però lo rifiuterà perché non vede più la luce profetica perché ora passata alla madre e poi a Muhammad. In ambito Sufi da questa luce si rifarà tutta la creazione, tutto il creato, la prima luce del mondo era Muhammad per alcuni sufi che però si rivelerà solo con la sua nascita nel 570 (Infatti Dio creò per prima cosa la Luce durante il primo giorno). La versione canonica (quindi non sufi) invece è la luce che hanno i profeti che li contraddistinguono, che hanno ricevuto la rivelazione da Dio.  
 +  *Abraha era temuto, quindi non un nemico di poco conto, quindi la sua nerezza non era da considerare inferiore e vi era dunque un collegamento con la futura vita di Muhammad. Mbaye Lo, vuole rimarcare che gli abissini dovrebbero essere stati considerati più temibili che i Bizantini o i Sasanidi. 
 + 
 +Leggiamo la Surat al-Fiil n°105 del Corano, sura Meccana, si dice che verrà rivelata in una delle prime rivelazioni a Muhammad: “non avete visto come il vostro signore ha interagito con quelli dell’elefante? Non ha fatto deviare il loro progetto? E ha mandato su di essi uccelli Ababil che lanciavano su di essi pietre come fango essiccato e questi li rendevano come paglia masticata” 
 + 
 +Leggere la traduzione su Quran.com: dice che Abraha aveva come fine quello di distruggere la Ka’ba, centro del politeismo, e di uniformare la penisola sotto una solo religiosità.  
 +Cita anche che l’elefante di Abraha ad un certo punto si rifiutò di entrare nella Ka’ba, che si prostrava verso la Ka’ba: tema che la natura e gli animali seguono la vera fede perché riconoscono Dio.  
 +Dalla Surat al-fiil si potrebbe dedurre quindi un ammonimento: perché è solo Dio che nel momento del pericolo passato vi ha salvato e dunque è a lui che dovete obbedienza.  
 + 
 +Nota: dopo le crociate di svilupparono due rotte di pellegrinaggio: una passando per Alessandria una andando direttamente verso la Siria. Questo pellegrinaggio partiva da Venezia. 
 +Nel 1384 un gruppo di mercanti fiorentini (Frescobaldi, Gucci, e Sigoli) si unisce a questo pellegrinaggio da Venezia e narreranno del loro viaggio.  
 + 
 +Altri due aspetti che Mabye Lo sviluppa sono il ruolo che gli etiopi avranno nel proteggere i primi meccani che scapperanno nella prima piccola egira e la presenza di tanti africani liberi.  
 +Per esempio nelle milizie vi furono grandi personaggi afrocani: il militare al-cUbbaada aiuterà nella conquista dell’Egitto (ma siamo in epoca già islamica, ne perleremo più avanti) 
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 +==== Touria Kannous ==== 
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 +E' una delle prime studiose ad essersi posta il problema della rappresentazione della blackness nel mondo arabo incrociandola con la questione di genere.  
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 +Khannous si concentra sull’epoca preislamica e sulla figura di Antara all’interno di una ricostruzione delle linee di sviluppo legate alla blackness nella cultura araba medievale e preislamica. Affronta il problema dell’Orientalismo Arabo. 
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 +Nota: La moglie di Abramo, Agarera egiziana, quindi questo andrebbe già a dire che il popolo arabo è mistoIsmaele era figlio di una schiava egiziana. 
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 +[[https://virtuale.unibo.it/pluginfile.php/895763/mod_resource/content/1/Khannous%20Race%20Preislamic%20Poetry.pdf|Articolo di Kannous su 'Antara]]:  
 +  *Secondo lei bisogna evitare l’idea che prima vi era una condizione positiva per gli africani e dopo l’islam più negativa: la situazione era più complessa e mutava in base alla situazione politica. 
 +  *Inoltre la lingua araba è da vedere come una lingua di conquista, una lingua imposta. Attraverso la sua espansione, la cultura araba è entrata sempre più in contatto con elementi della cultura dell'Africa nera. Lei segnala come anche attraverso Said, nel mondo arabo si è sviluppata una autocritica a quello che viene chiamato Orientalismo Arabo.  
 +  *Affronta anche il tema della passività/attività: c’è una tendenza a vedere il mondo africano come passivo e il mondo arabo come attivo. Ma questo è presente anche a livello europeo, corrisponde a quello che lei chiama Gendering Rapresentation ovvero la cultura che domina un popolo viene vista come attiva e vi è anche una tendenza di genere perché il dominio attivo viene associato al maschile, mentre la passività viene associata alla figura femminile. 
 +  *La figura di Antara, che è quasi contemporanea al profeta ci fa ragionare su di un altro aspetto: lei dice che la presenza africana nella penisola araba non era solo per importazione di schiavi ma che in epoche molto remote la penisola araba era stata conquistata da etiopi. Vi erano dunque due etnie dominanti: una semitica-araba e una etiope.  
 + 
 +La ricerca di Khannous inizia negli anni 2000 e si collega alle ricerche di John Ralph Willis((studioso di Princeton, che ha promosso dagli anni '80 gli studi sulla schiavitù nell'Africa islamica: all'interno di una ricerca più ampia sulla rappresentazione della neritudine in varie culture)).  
 +Khannous individua la mancanza di studi sull'//essere nera//.  
 + 
 +La posizione dei giuristi che cercano di valorizzare il matrimonio tentano di distinguere l'istituzione del matrimonio e della schiavitù: la subordinazione del matrimonio è solo parziale, ogni parte vanta dei diritti sull'altra.  
 +Willis esprime invece una posizione differente: matrimonio e schiavitù sono condizioni affini, anche se quella della schiavitù è preferibile, perché al momento della liberazione la schiavitù può essere cancellata; al contrario, con la cessazione del vincolo matrimoniale, la moglie può reintegrarsi nella società soltanto attraverso un altro matrimonio.  
 +La condizione matrimoniale è dunque ascritta alla //natura femminile//
 +Khannous propone dunque una prospettiva intersezionale.  
 + 
 +Khannous, nella sua analisi di Antara, fa una distinzione ulteriore considerando l'etnia dello schiavo liberato: Antara rimane nero anche se libero. 
 + 
 +**Nadir Kazim**, ispirandosi alla categoria di //orientalismo// di E. Said, nel 2004 pubblica "Arabic Africanism", in cui analizza l'orientalismo interno alla cultura araba, superando la polemica euro-diretta di Said.  
 +**[[https://en.wikipedia.org/wiki/Pierre_Bourdieu|Pierre Bourdieu]]** sviluppa parte della sua analisi sulla percezione del dominante da parte del dominato. 
 + 
 +Rotter e Lewis avevano insistito su una dicotomia nella visione degli africani nella cultura araba. 
 +Secondo Lewis, il mondo arabo pre-islamico sarebbe stato indifferente alle questioni razziali. 
 +Gli elementi che sarebbero intervenuti ad evidenziare la differenza etnica sarebbero di carattere politico:  
 +  *Dal 525 al 570: il tentativo di espansione degli Etiopi, che diventano così potenzialmente dei nemici. 
 +  *Espansione islamica: con le conquiste aumenta significativamente il numero degli schiavi e gli arabi-musulmani entrano in contatto con regioni dell'Africa caratterizzate da condizioni di vita meno urbanizzate (//arretrate//). Tutto questo avrebbe prodotto nuovi stereotipi negativi.  
 + 
 +Khannous si pone in contrasto con queste posizioni, sottolineando come già nella cultura pre-islamica esistesse la questione etnica.  
 + 
 +Per Lewis, il Corano avrebbe recuperato il dualismo di Luce e Oscurità; questo dualismo sarebbe stato funzionale alla demonizzazione della neritudine. 
    
-MBAYE LO ARTICOLO 
-1) Influenza africana nell’Arabia pre islamica. Presenza etiopica nello Yemen e storia della tentata invasione da parte di Abraha alla Mecca. Due testi importanti: la Sira al-nabawiyya di Ibn Ishaq/Ibn Hisham e al-Masacudii (X secolo, m 956) che scrisse nel periodo sotto gli abbasidi. La prima dedica un grande spazio all’influenza degli abissini nell’arabia sia all’episodio di Abraha, che arrivò alla Mecca con degli elefanti (la Battaglia dell’elefante (Fiil) nel 570 dc). Emerge che la città fu momentaneamente conquistata, ma questi uccelli miracolosi dal cielo metteranno fine all’invasione andando a cacciare gli abissini o uccidendoli. Al-Masacudi come storico racconterà dell’incontro di Abraha con Abd al-Muttalib, capostipite dei Quraysh della discendenza di Muhammad. Abraha ebbe rispetto perché vedeva sulla sua fronte brillare una LUCE, gli disse di esporre i suoi bisogni e al-Muttalib chiese esclusivamente dei suoi cammelli che erano stati presi. Abraha rimane sorpreso perché pensava che il capo tribù chiedesse di liberare la città e lui rispose “io sono il proprietario dei cammelli, in quanto alla Mecca c’è un signore che troverà lui il modo di riprendersela…” e poi accadde il miracolo degli uccelli. Due richiami ha questa storia: 
-    • La luce sembra richiamare la storia del padre di Muhammad Abd Allah e una indovina che vorrebbe giacere con l’uomo. Lui rifiuta perché stava per andare a sposarsi ma dopo il suo matrimonio ritornerà dalla donna. La donna però lo rifiuterà perché non vede più la luce profetica perché ora passata alla madre e poi a Muhammad. In ambito Sufi da questa luce si rifarà tutta la creazione, tutto il creato, la prima luce del mondo era Muhammad per alcuni sufi che però si rivelerà solo con la sua nascita nel 570 (Infatti Dio creò per prima cosa la Luce durante il primo giorno). La versione canonica (quindi non sufi) invece è la luce che hanno i profeti che li contraddistinguono, che hanno ricevuto la rivelazione da Dio.  
-    • Abraha era temuto quindi non un nemico di serie b, quindi la sua nerezza non era da considerare inferiore e vi era dunque un collegamento con la futura vita di Muhammad. Mbaye Lo, vuole rimarcare che gli abissini dovrebbero essere stati considerati più temibili che i Bizantini o i Sasanidi. 
-→ leggiamo la Surat al-Fiil n°105 del Corano, sura Meccana, si dice che verrà rivelata in una delle prime rivelazioni a Muhammad: “non avete visto come il vostro signore ha interagito con quelli dell’elefante? Non ha fatto deviare il loro progetto? E ha mandato su di essi uccelli Ababil che lanciavano su di essi pietre come fango essiccato e questi li rendevano come paglia masticata”→ leggere la traduzione su Quran.com: dice che Abraha aveva come fine quello di distruggere la Ka’ba, centro del politeismo, e di uniformare la penisola sotto una solo religiosità. Cita anche che l’elefante di Abraha ad un certo punto si rifiutò di entrare nella Ka’ba, che si prostrava verso la Ka’ba: tema che la natura e gli animali seguono la vera fede perché riconoscono Dio.  
-Dalla Surat al-fiil si potrebbe dedurre quindi un AMMONIMENTO, perché è solo Dio che nel momento del pericolo passato vi ha salvato e dunque è a lui che dovete obbedienza.  
  
-Nota: dopo le crociate di svilupparono due rotte di pellegrinaggio: una passando per Alessandria e una andando direttamente verso la Siria. Questo pellegrinaggio partiva da Venezia! Nel 1384 un gruppo di mercanti fiorentini (Frescobaldi, Gucci, e Sigoli) si unisce a questo pellegrinaggio da Venezia e narreranno del loro viaggio.  
  
-2) Altri 2 aspetti che Mabye Lo sviluppa è il ruolo che gli etiopi avranno nel proteggere i primi meccani che scapperanno nella prima piccola egira e sottolinea anche la presenza di tanti africani liberi. Per esempio nelle milizie vi furono grandi personaggi afrocani: il militare al-cUbbaada aiuterà nella conquista dell’Egitto (ma siamo in epoca già islamica, ne perleremo più avanti) + 
-KANNOUS ARTICOLO + 
-    1. Secondo lei bisogna evitare l’idea che prima vi era una condizione positiva per gli africani e dopo l’islam più negativo, la situazione era più complessa e mutava in base alla situazione politica. + 
-    2. Inoltre la lingua araba è da vederla come una lingua di conquista, una lingua imposta e furono molto interessati a capire le altre culture e religioni. Lei segnala come anche Said, nel mondo arabo si è sviluppata una autocritica a quello che viene chiamato Orientalismo Arabo.  +
-    3. Affronta anche il tema della passività/attività: c’è una tendenza a vedere il mondo africano come passivo ed al mondo arabo come attivo. Ma questo è presente anche a livello europeo, corrisponde a quello che lei chiama Gendering Rappresentation ovvero la cultura che domina un popolo viene vista come attiva e vi è anche una tendenza di genere perché il dominio attivo viene associato al maschile, mentre la passività viene associata alla figura femminile. +
-    4. La figura di Antara, che è quasi concomitante al profeta ci fa ragionare su altro aspetto: lei dice che la presenza africana nella penisola araba non era solo per importazione di schiavi ma che in epoche molto remote la penisola araba era stata conquistata da etiopi. Vi erano dunque due etnie dominante: una semitica-araba e una etiope. +
letteratura_araba.1677020078.txt.gz · Ultima modifica: 2023/02/21 23:54 da moroko